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Reflusso gastroesofageo e denti: l’effetto degli acidi dello stomaco sullo smalto

Reflusso gastroesofageo e denti: l’effetto degli acidi dello stomaco sullo smalto

Il reflusso gastroesofageo è una condizione comune, spesso riconosciuta per sintomi come bruciore di stomaco e rigurgito acido. Tuttavia, ciò che molti ignorano è il suo impatto sulla salute orale.

Questa connessione meno conosciuta rivela quanto i disturbi gastrici possano influire negativamente non solo sul benessere generale, ma anche sul sorriso.

Gli acidi gastrici e il danno allo smalto

Gli acidi dello stomaco, risalendo fino alla bocca, possono causare danni significativi allo smalto dentale. Questo strato esterno, che funge da barriera protettiva, viene eroso gradualmente sotto l’azione degli acidi. Nel tempo, i denti diventano più sensibili e vulnerabili a problemi come carie, scolorimento e, nei casi più gravi, perdita di tessuto dentale. Quando il reflusso è cronico, come nella malattia da reflusso gastroesofageo (GERD), i danni possono diventare irreversibili e richiedere interventi odontoiatrici complessi.

Segnali di un danno dentale causato dal reflusso

Il danno ai denti causato dal reflusso non si manifesta sempre in modo immediato. Spesso, i primi segnali sono sottili, come una maggiore sensibilità ai cibi caldi o freddi, una superficie dentale che appare più ruvida al tatto o cambiamenti visibili nel colore dei denti. I denti possono assumere una tonalità più gialla o opaca, segno che lo smalto si è assottigliato, esponendo la dentina sottostante. Questo processo, se non affrontato, può portare a carie più frequenti e ad altri problemi dentali gravi.

Il reflusso acido può inoltre influire sull’equilibrio del microbiota orale, creando un ambiente favorevole alla proliferazione di batteri dannosi. Questa alterazione può aggravare ulteriormente i danni già causati dagli acidi, rendendo essenziale intervenire tempestivamente.

Proteggere i denti dal reflusso: un approccio integrato

Gestire il reflusso gastroesofageo non è solo una questione di comfort digestivo, ma una priorità anche per la salute orale. La prevenzione dei danni dentali inizia con abitudini quotidiane mirate. È importante, ad esempio, evitare di lavarsi i denti subito dopo un episodio di reflusso, poiché lo smalto, indebolito dall’acido, può danneggiarsi ulteriormente sotto l’azione dello spazzolino. Risciacquare la bocca con acqua semplice può essere un primo passo per neutralizzare gli acidi.

Anche la dieta svolge un ruolo cruciale. Ridurre il consumo di alimenti e bevande acide, come agrumi, caffè e succhi di frutta, può aiutare a limitare l’acidità complessiva nella bocca. L’idratazione, invece, aiuta a diluire e neutralizzare gli acidi presenti, mentre il consumo di cibi ricchi di calcio, come latte e formaggi, può contribuire a rinforzare i denti.

Visite regolari dal dentista sono fondamentali per monitorare lo stato dei denti e intervenire precocemente in caso di erosione. Trattamenti specifici, come l’applicazione di fluoruri o l’uso di dentifrici per denti sensibili, possono aiutare a proteggere lo smalto e a ridurre i disagi. Nei casi più gravi, il dentista può consigliare soluzioni avanzate, come l’utilizzo di restauri protettivi o di corone dentali.

Un sorriso sano nonostante il reflusso

Prendersi cura della salute orale quando si soffre di reflusso gastroesofageo richiede attenzione e un approccio integrato, che coinvolga sia il gastroenterologo sia il dentista. La gestione della condizione a livello digestivo, unita a una prevenzione mirata e a controlli regolari, permette di limitare i danni causati dagli acidi e di preservare non solo la funzionalità, ma anche l’estetica del sorriso. Perché, alla fine, ogni sorriso sano nasce dalla cura di sé in ogni aspetto della propria salute.

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