Recessione gengivale: le cause dei colletti dentali scoperti
Per un dentista non si rivela affatto difficile verificare la presenza nel paziente dei colletti dentali scoperti, attraverso una semplice ispezione del cavo orale.
La persona che ne soffre, invece, potrebbe scoprire questa problematica passando la lingua sui denti, avvertendo una sorta di rientranza tra la gengiva e il dente, che non in realtà non dovrebbe essere presente. Il passo successivo è così quello di guardarsi allo specchio e notare che in alcuni punti precisi, soprattutto sugli incisivi e sui canini, la gengiva si è ritirata, lasciando di conseguenza i colletti dentali scoperti.
Mentre ci si sta lavando i denti, potrebbe capitare di avvertire una maggiore sensibilità. Questo problema potrebbe essere dovuto al colletto dentale scoperto.
Ma quali sono le cause alla base della recessione gengivale?
Le possibili cause dei colletti dentali scoperti: la parodontite
Il colletto dentale è sostanzialmente quella parte di un dente che si trova tra la radice e la corona, zona nella quale si sviluppa la gengiva. Proprio qui tende però ad accumularsi la placca batterica che nel corso del tempo potrebbe favorire malattie piuttosto serie come la parodontite o la gengivite. A titolo preventivo, occorre prestare la giusta attenzione alla corretta igiene orale.
La parodontite rappresenta una delle prime cause del colletto dentale scoperto. La patologia in questione aggredisce il parodonto, ovvero l’apparato che sostiene il dente. A lungo andare la malattia distrugge l’osso oltre alla gengiva e il legamento parodontale.
La placca batterica, depositandosi nel solco gengivale può portare allo sviluppo della cosiddetta tasca parodontale, ossia uno spazio in cui i batteri tendono a proliferare. I microorganismi, se non vengono eliminati prontamente, distruggono l’osso e l’intera gengiva, causando la scopertura dei colletti dentali.
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Uso scorretto dello spazzolino: una delle cause dei colletti dentali scoperti
Oltre alla parodontite, però, i colletti dentali scoperti potrebbero essere causati dall’uso scorretto dello spazzolino. Movimenti non adeguati o troppo vigorosi rischiano di creare una vera e propria abrasione della gengiva, che può generare una recessione.
Il colletto dentale scoperto porterà anche in questo caso a un aumento cospicuo della sensibilità del dente.
Una recessione gengivale dovuta a errato spazzolamento dei denti presenta il più delle volte una peculiarità: in questo caso, infatti, i colletti dentali scoperti si trovano quasi tutti solamente da una parte oltre che sul lato esterno. Questo sta a significare che il paziente forza la pressione sullo spazzolamento, laddove ha più difficoltà con lo spazzolino.
Il consiglio è quello di ricorrere a spazzolini elettrici o con setole medie, evitando l’utilizzo di dentifrici abrasivi. Lo spazzolino va utilizzato sui denti eseguendo un movimento verticale e non orizzontale, prestando attenzione alla pressione esercitata dalle setole sulla gengiva.
Le soluzioni per i colletti dentali scoperti
Ad oggi le soluzioni per eliminare il problema dei colletti dentali scoperti sono davvero molte. Vi è la possibilità di utilizzare delle faccette direttamente sulla superficie esterna dei denti per poterne modificare colore, posizione e forma.
Un’altra soluzione utile per limitare la problematica è invece quella di applicare l’otturazione in composito, per riempire la parte consumata.
Per evitare l’insorgere di malattie dentali e i colletti dentali scoperti viene raccomandata una corretta igiene orale oltre che regolari controlli odontoiatrici.
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