Parodontite: cos'è e come prevenirla
La parodontite (chiamata anche in vecchio modo piorrea) è una malattia infiammatoria che colpisce i tessuti che sostengono il dente, compromettendone la stabilità e portando alla conseguenza finale della perdita del dente.
Questa patologia è molto diffusa e può colpire persone di tutte le età. In genere, è più diffusa tra gli adulti dai 35 ai 45 anni. I soggetti più a rischio e che possono sviluppare una forma più grave della malattia sono le persone dai 60 anni in su.
Cos’è la parodontite
La parodontite è un’infiammazione del cavo orale che si sviluppa a partire da una gengivite, che interessa appunto solo le gengive.
Se non trattato tempestivamente, questo processo flogistico si estende anche al parodonto, danneggiando in maniera importante il cemento radicolare e l’osso l’alveolare. Il processo dell’infiammazione è lento, ma richiede un intervento mirato per evitare la recessione dell’osso e la perdita dei denti.
Ecco perché non bisogna mai sottovalutare sintomi quali il sanguinamento in seguito a spazzolamento e masticazione di cibi duri, gonfiori e rossori anomali a livello delle gengive.
Cause della parodontite
I principali fattori che contribuiscono all’insorgere della parodontite sono:
- igiene orale scarsa;
- eredità genetica;
- altre patologie.
Igiene orale
La placca batterica dovuta a una scorretta igiene orale provoca la formazione di tartaro, che si insidia tra la gengiva e il dente, che nei soggetti in salute è di pochi millimetri. Nel tempo, i batteri formano un solco abbastanza marcato detto “tasca paradontale” che gli permette di arrivare alla radice. In questo solco, infatti, i batteri iniziano a proliferare, provocando infezioni e malattie del cavo orale, che degenerano nella parodontite. Ecco perché è importante lavare i denti dopo ogni pasto e programmare una pulizia professionale dei denti ogni 6/12 mesi.
Eredità genetica
Avere una predisposizione genetica alla parodontite non vuol dire necessariamente che l’infiammazione si manifesterà durante la propria vita. È importante, però, prestare una maggiore attenzione alla salute e alla pulizia orale rispetto ad un soggetto non predisposto come forma di prevenzione della parodontite.
Altre patologie
Diversi studi hanno dimostrato che esistono correlazioni tra le malattie gengivali e l’organismo nel suo complesso. Tra queste rientrano diabete e malattie cardiovascolari.
I sintomi della parodontite
Come detto in precedenza, la parodontite nello stadio iniziale si manifesta come gengivite. Infatti, è possibile notare tra i primi sintomi il sanguinamento dopo un semplice lavaggio dei denti, rossore che interessa alcune parti delle gengive o gonfiore anomalo.
Tra gli altri sintomi, si può notare: alito cattivo e ipersensibilità dentale. Inoltre, si può notare la perdita della caratteristica duro-elastica delle gengive.
Nella fase avanzata della parodontite, si hanno importanti perdite di sangue, un aumento dello spazio tra i denti, dolori forti, aumentata mobilità del dente e pus tra dente e gengiva. La conseguenza finale è la perdita del dente.
Come curare la parodontite
Sane abitudini aiutano a prevenire la parodontite, mentre visite odontoiatriche periodiche permettono di individuare in maniera precoce eventuali campanelli d’allarme di parodontite.
Qualora la parodontite si fosse già manifestata nella forma più grave, è possibile risolvere con un intervento chirurgico. L’intervento consiste nel rimuovere tutta la parte infetta dai tessuti gengivali, per poi procedere con la rigenerazione della struttura ossea danneggiata, per ripristinare la stabilità del dente.
Nelle forme più acute, anche se non si è subito un intervento chirurgico, può essere necessario un supporto farmacologico con degli antibiotici.
In ogni caso, sarà lo specialista, dopo un’accurata valutazione, a stabilire il miglior percorso di cura. Per fissare un appuntamento presso lo Studio Dentistico Buffelli, ad Alessano, clicca qui.