Otturazione del dente: scopriamo in cosa consiste
Quando un dente subisce dei danni a causa dell’azione di una carie bisogna ricorrere a una particolare tecnica dentistica che prende il nome di otturazione. Conosciuta anche come riempimento dentale, questa particolare tipologia di intervento ha come scopo il ripristino della salute originaria del dente. Proprio per questo motivo viene conosciuto come intervento conservativo.
Intervenire tempestivamente tramite questa tecnica consente di scongiurare danni maggiori al dente e alla salute della bocca. In particolare, aiuta a evitare una possibile estrazione del dente, che si rende necessaria nel caso l’infezione aumenti sempre più.
In questo articolo, quindi, verranno esaminate nel dettaglio le principali caratteristiche che riguardano la tecnica dentistica dell’otturazione, così da capire meglio quando è indispensabile.
Che cos’è l’otturazione dentale e quando si rivela essere indispensabile
Sempre più persone richiedono agli studi dentistici un intervento di otturazione di un dente. Quindi, si può tranquillamente affermare che questo tipo di intervento sta diventando sempre più conosciuto e utilizzato. Come premesso, quando si pratica un’otturazione si mira a ripristinare la corretta salute del dente utilizzando un particolare materiale riempitivo che consente di chiudere l’apertura che si è formata sul dente a causa dell’azione erosiva dovuta alla carie (che riesce a bucare lo smalto).
La carie viene generata da un insieme di batteri che si annidano nel cavo orale e iniziano a corrodere lo smalto dei denti. Questo fenomeno porta poi al danneggiamento della sezione interna del dente stesso. Quando l’otturazione non è sufficiente a risolvere la problematica si deve, obbligatoriamente, optare per una devitalizzazione o in extremis un’estrazione del dente malato.
Per evitare che ciò accada bisogna curare minuziosamente l’igiene orale, limitare il consumo di cibi pieni di zuccheri, non fumare e ridurre il consumo di alcolici e bevande gassate. Tuttavia, alcune persone sono predisposte geneticamente a soffrire di questa problematica.
Grazie all’otturazione il dentista può intervenire sul dente che presenta la carie e può sigillarlo, evitando che i batteri possano infiltrarsi in quegli spazi che prima erano scoperti, prevenendo, così, la possibilità di una nuova formazione di carie. Se tempestivo, questo intervento consente di risolvere l’infezione e di calmare il dolore.
Come viene effettuata un’otturazione?
Per un dentista effettuare un intervento di otturazione di un dente è un’operazione facile che non richiede molto tempo. Infatti, bastano circa 30 (massimo 60) minuti per poter concludere la procedura che può essere effettuata durante una normale visita dentistica. Tuttavia, se la carie è abbastanza profonda, i tempi di intervento si allungano.
I passaggi da seguire sono pochi e semplici. Innanzitutto, va effettuata localmente una leggera anestesia nell’area colpita dall’infezione. Questo consentirà alla persona di non sentire nessun dolore o fastidio durante il lavoro del dentista.
Il secondo step effettuato dal dentista prevedere l’eliminazione della carie. Naturalmente, l’intervento dovrà iniziare soltanto dopo essersi assicurati che l’anestesia abbia fatto il giusto effetto. Soltanto successivamente si potrà procedere alla pulizia del dente colpito dall’infezione.
È da questo momento che avviene il procedimento effettivo di otturazione. Infatti, il dentista procede riempiendo il buco che si è formato dalla rimozione e lo riempie con l’otturazione. Vengono utilizzate delle specifiche e particolari tipologie di materiali come porcellana, composito o, in alternativa, delle semplici resine. Il paziente potrà tornare alla normalità sin da subito, senza dover far passare tanto tempo. Infatti, sarà possibile tornare a mangiare e masticare in modo completamente normale da subito.
Nei casi in cui ormai l’infezione si è estesa in modo esagerato, c’è il rischio che venga intaccata la polpa del dente o che si generi un ascesso. Queste complicazioni rendono necessario un intervento un po’ più complesso.
Se non si agisce tempestivamente, il rischio è che si renda inevitabile procedere con la rimozione del dente, in quanto impossibile recuperare il dente.
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