Odontofobia: come si affronta la paura del dentista?
Paura del medico e paura del dentista: molto spesso, quella che da bambini è considerata come un capriccio di poco conto può diventare una vera e propria fobia in età adulta.
Le sedute mediche non sono mai piacevoli in quanto portano con sé un carico emotivo piuttosto importante. Quando poi parliamo di visite dentistiche, la paura è anche più comune, tanto che esiste una fobia classificata come odontofobia.
Ma da dove nasce e quali sono le conseguenze della paura del dentista? È possibile sfatare questo mito e trovarvi rimedio? Continua a leggere questo articolo per saperne di più.
Cos’è l’odontofobia?
Non tutti sanno che l’odontofobia è un problema diagnosticabile e molto diffuso. L’OMS stima che circa il 5-10% dei pazienti odontoiatrici (o meglio, dei futuri pazienti) evita la visita pur di non affrontare la paura. Questo dato è già abbastanza sconcertante di per sé, considerando che non solo compromette la possibilità di controllo a chi ne avrebbe bisogno, ma impedisce anche la diagnosi precoce di eventuali disturbi odontoiatrici che possono essere facilmente previsti e curati.
Come molte delle fobie specifiche (afferenti alla macroarea dei disturbi d’ansia secondo il manuale statistico e diagnostico dei disturbi psichiatrici DSM-V), i sintomi dell’odontofobia sono semplici e facilmente identificabili:
- sudorazione, tremore, tachicardia sono le tipiche reazioni fisiologiche che il corpo mette in atto quando abbiamo paura di qualcosa. Si tratta di una reazione di difesa a carico del sistema nervoso autonomo (divisione simpatica), che inscena una vera e propria reazione di “attacco o fuga” preparandoci a un eventuale scontro. Questi sintomi permangono per tutto il tempo della visita odontoiatrica, ma sono anche anticipati, accompagnando il paziente quando è ancora in sala d’attesa.
- nausea, sensazione di soffocamento, abbassamento della pressione, talora svenimento o attacchi di panico sono sintomatologie più gravi che possono rimarcare uno stadio avanzato della fobia. Qui il nostro corpo reagisce ancora per difesa, cercando di evitare lo stimolo ansiogeno e pericoloso con una strategia di fuga dalla realtà: o perdendo i sensi, oppure istigando alla fuga con un episodio di panico. Fortunatamente, solo pochi pazienti hanno questo tipo di reazione estrema.
Da cosa deriva la paura del dentista?
Come spesso accade, questo tipo di paura non è innata o scritta nel nostro codice genetico, ma viene in misura maggiore assimilata da tutta una serie di stimoli e costrutti sociali che fin da bambini ci conducono a temere per la nostra incolumità davanti a un medico o un dentista.
Pensateci bene: quante volte, da piccoli, avete avuto esperienze traumatiche di ospedali, visite e dottori? Questo perché da piccoli il nostro organismo è naturalmente più protettivo di fronte a situazioni di pericolo ed estraneità, come nelle prime visite mediche e odontoiatriche. Questa paura naturale, conservativa, viene esacerbata quando sentiamo parlare male di figure come il dentista, spesso stereotipate anche da letteratura e media.
Resta ovviamente il fatto che, a priori degli eventuali traumi infantili, chi ha una bassa soglia del dolore può avere ricordi traumatici anche di una esperienza neutra, aumentando il rischio di mantenere la fobia anche da adulto.
Un consiglio per i genitori: è assolutamente da evitare spaventare i bambini prospettando come punizione una chiamata di un medico o dentista. Questo non farà altro che alimentare il terrore di figure che in realtà sono alleate della nostra salute.
Cosa fare per superare la paura del dentista?
Dunque, cosa possiamo fare per affrontare la paura del dentista che fa perdere il controllo di fronte alla necessità di prendersi cura della propria salute orale?
Innanzitutto, dobbiamo considerare che la propria salute va messa sempre al primo posto. Per quanto i traumi infantili possano aver influito, è importante considerare lo stato attuale delle cose e le conseguenze dell’incuria ai trattamenti, che possono essere molto gravi. Occorre fare uno sforzo di lucidità, chiedendosi quali siano gli effettivi pericoli e valutandoli razionalmente. Sarà facile ridimensionarne la portata.
In secondo luogo, la cosa più importante è cercare uno specialista di cui si ha fiducia, con un approccio professionale ma al tempo stesso umano. Con l’aiuto del giusto dentista, che abbia doti comunicative ed empatiche adeguate, quella che un tempo era una fobia invalidante potrà divenire facilmente un brutto ricordo.
Presso lo Studio Dentistico Buffelli ad Alessano il paziente è messo a suo agio e accompagnato nel percorso di cura con un approccio empatico e professionale.