È vero che l'alcol danneggia i denti? Scopriamolo
È noto a tutti come l’alcol sia un nemico non soltanto dei denti, ma anche dell’intero cavo orale. Il suo impatto con tessuti duri (come dentina) e molli (come gengive e mucose) è particolarmente dannoso.
Indebolimento dei tessuti parodontali, secchezza delle mucose, proliferazione della placca batterica sono soltanto alcune tra le tante conseguenze provocate dall’assunzione abituale di alcolici.
Impatto negativo dell’alcol sui denti
Vino e birra, che sono bevande tendenzialmente acide, possono corrodere lo smalto dentale, aprendo la strada alla formazione di processi cariogeni.
I cocktail, generalmente preparati con sciroppi e quindi molto ricchi di zuccheri, si rivelano una notevole minaccia per la salute dentale in quanto associano all’impatto dell’alcol anche quello glucidico.
Anche se meno conosciuto rispetto ad altre conseguenze dell’alcolismo, come disturbi epatici, aumento ponderale e problemi cardio-circolatori, il collegamento tra alcol e salute dentale è un incontestabile dato di fatto.
Perché l’alcol fa male ai denti?
Le cause per cui l’alcol fa male ai denti si distinguono in:
- fattori di rischio (predisponenti);
- fattori eziologici (direttamente responsabili).
Tra i primi c’è l’erosione dentale che, pur non essendo direttamente conseguente all’assunzione di alcolici, contribuisce a intaccare la superficie delle lamine dentali provocando una progressiva perdita di smalto.
Un altro fattore predisponente è il reflusso gastro-esofageo causato dall’irritazione della mucosa gastrica, un problema che tende ad abbassare anche il pH della bocca.
L’alcol ha inoltre un impatto negativo a livello delle ghiandole salivari, che diminuiscono la produzione di saliva, rendendo più secche le mucose del cavo orale. Non bisogna dimenticare che la saliva svolge un’efficace funzione impermeabilizzante sulla lamina dentale, impedendo alla placca di accumularsi soprattutto negli interstizi.
L’aumento del livello glucidico del cavo orale stimola la proliferazione dei batteri che, insieme al deficit di salivazione, provocano un aumento del rischio di carie.
Oltre ai denti, le bevande alcoliche sono responsabili di danni a gengive e parodonto, in quanto diminuiscono la risposta immunitaria di macrofagi e linfociti T, rendendo l’organismo più vulnerabile alle infezioni della bocca.
Nel lungo periodo può manifestarsi inoltre erosione della struttura ossea con successiva perdita dei denti, a conferma del fatto che gli alcolisti cronici sono spesso sdentati.
In simili condizioni risulta particolarmente difficile intervenire con protesi poiché la matrice ossea del cavo orale è rarefatta e meno recettiva a interventi di implantologia, anche a causa del maggior rischio emorragico dovuto ai disturbi epatici.
Nonostante l’alcol non sia una causa diretta del parodonto infiammato, ne facilita comunque la comparsa e la progressione patologica.
La parodontite deriva generalmente da una scarsa igiene orale e dalla mancanza di prevenzione primaria, caratteristiche tipiche dei consumatori abituali di bevande alcoliche.
Prevenzione e igiene dentale
Il metodo più indicato per prevenire problemi del genere è:
- non eccedere nel consumo di bevande alcoliche,
- lavarsi i denti almeno tre volte al giorno e comunque sempre dopo i pasti,
- utilizzare filo interdentale e collutorio,
- sottoporsi a regolari visite di controllo da ripetere con cadenza annuale o semestrale, soprattutto per la detartrasi.
La prevenzione delle carie dentali rimane il mezzo più efficace per mantenere in buona salute il cavo orale.
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