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Disturbi del sonno: il dentista può aiutare a trattare l'apnea notturna?

Disturbi del sonno: il dentista può aiutare a trattare l'apnea notturna?

Quando pensiamo al dentista, di solito immaginiamo controlli dentali, cure contro le carie o trattamenti estetici, ma pochi sanno che l’odontoiatria può giocare un ruolo fondamentale nella gestione di uno dei disturbi più comuni e sottovalutati del sonno: l’apnea notturna.

L’apnea ostruttiva del sonno (OSA) è un disturbo in cui la respirazione si interrompe ripetutamente durante il sonno, portando a numerosi risvegli e a una riduzione della qualità del riposo. Questo problema non solo influisce sul benessere quotidiano, ma può avere gravi conseguenze a lungo termine per la salute generale.

I dentisti possono svolgere un ruolo chiave nel riconoscere, diagnosticare e trattare l’apnea notturna, offrendo soluzioni efficaci che possono migliorare notevolmente la vita dei pazienti.

In questo articolo esploreremo come il dentista può aiutare a trattare l’apnea notturna e quali sono le opzioni disponibili per alleviare questo disturbo.

Cos’è l’apnea ostruttiva del sonno?

L’apnea ostruttiva del sonno (OSA) è una condizione in cui le vie aeree superiori si ostruiscono parzialmente o completamente durante il sonno, impedendo temporaneamente la normale respirazione. Queste interruzioni possono durare da pochi secondi a oltre un minuto e si ripetono più volte durante la notte. Di solito, il paziente non è consapevole di questi episodi, ma i continui risvegli causati dall’interruzione della respirazione impediscono di raggiungere le fasi profonde del sonno, essenziali per il recupero fisico e mentale.

I sintomi principali dell’apnea notturna includono:

  • Russamento forte e persistente;
  • Senso di soffocamento o difficoltà respiratoria durante il sonno;
  • Sonno interrotto e frequenti risvegli notturni;
  • Stanchezza e sonnolenza diurna;
  • Mal di testa mattutini;
  • Difficoltà di concentrazione e irritabilità.

Se non trattata, l’apnea notturna può aumentare il rischio di gravi problemi di salute, tra cui ipertensione, malattie cardiache, ictus e diabete di tipo 2.

Il ruolo del dentista nel trattamento dell’apnea notturna

Sebbene il trattamento dell’apnea notturna possa coinvolgere diverse figure mediche, come pneumologi o neurologi, il dentista ha un ruolo specifico e cruciale nella gestione di questo disturbo, in particolare quando si tratta di apnea ostruttiva del sonno. Questo è dovuto al fatto che la conformazione delle vie aeree superiori e della mascella può influire notevolmente sulla probabilità di sviluppare apnee notturne.

Una delle soluzioni più efficaci offerte dai dentisti per trattare l’apnea notturna è l’utilizzo di dispositivi orali, che aiutano a mantenere le vie respiratorie aperte durante il sonno. Questi apparecchi, realizzati su misura, sono noti come dispositivi di avanzamento mandibolare (MAD) e funzionano spostando leggermente in avanti la mandibola, impedendo il collasso dei tessuti molli della gola e della lingua, che causano l’ostruzione delle vie aeree.

Come funziona un dispositivo di avanzamento mandibolare?

Il dispositivo di avanzamento mandibolare è un apparecchio simile a un bite o a una mascherina dentale, progettato per essere indossato durante la notte. Viene realizzato su misura per adattarsi perfettamente alla bocca del paziente e funziona spingendo la mascella inferiore in una posizione più avanzata rispetto al normale. Questo movimento aiuta a mantenere la lingua e i tessuti molli della gola in una posizione che evita l’ostruzione delle vie aeree.

Uno dei grandi vantaggi di questi dispositivi è la loro comodità. A differenza di altri trattamenti per l’apnea notturna, come la terapia con pressione positiva continua (CPAP), che richiede una maschera collegata a un flusso d’aria pressurizzata, i dispositivi orali sono discreti e facili da indossare. Molti pazienti trovano il MAD più confortevole e meno invasivo rispetto alla CPAP, migliorando la loro adesione al trattamento.

Chi può beneficiare di un dispositivo orale per l’apnea?

I dispositivi di avanzamento mandibolare sono particolarmente efficaci nei casi di apnea notturna da lieve a moderata. Per i pazienti che soffrono di apnea grave, la CPAP potrebbe essere ancora il trattamento di prima scelta, ma in alcuni casi, specialmente quando la CPAP non è tollerata, un dispositivo orale può essere una valida alternativa o un complemento alla terapia principale.

Prima di prescrivere un dispositivo orale, il dentista effettua una valutazione completa del paziente, che può includere esami diagnostici, come una polisonnografia (lo studio del sonno), per confermare la gravità dell’apnea e valutare l’efficacia del trattamento. È inoltre essenziale che il dispositivo sia realizzato su misura da un dentista specializzato, poiché un apparecchio mal adattato potrebbe non essere efficace e potrebbe causare disagio o altri problemi.

Altri interventi odontoiatrici per l’apnea notturna

Oltre all’uso dei dispositivi orali, il dentista può identificare altre cause strutturali che contribuiscono all’apnea, come una malocclusione dentale o una mascella di piccole dimensioni. In alcuni casi, può essere consigliata una chirurgia ortognatica, un intervento chirurgico volto a correggere le anomalie della mascella e migliorare la funzionalità delle vie respiratorie.

Inoltre, per i pazienti che soffrono di russamento cronico senza apnea significativa, un dispositivo orale può rappresentare una soluzione efficace per ridurre il russamento e migliorare la qualità del sonno.

L’importanza di una diagnosi tempestiva

Una diagnosi precoce dell’apnea notturna è cruciale per evitare complicazioni a lungo termine e migliorare la qualità della vita. Spesso, però, questo disturbo rimane non diagnosticato per anni, poiché molti pazienti non associano i loro sintomi (come stanchezza cronica o mal di testa) a problemi respiratori durante il sonno. In questo contesto, i dentisti svolgono un ruolo fondamentale, poiché possono riconoscere i segni dell’apnea durante le visite di routine e indirizzare i pazienti verso una valutazione specialistica.

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