Impianto dentale a carico immediato o differito: facciamo chiarezza
L’implantologia dentale è una branca dell’odontoiatria che si occupa di sostituire i denti mancanti con impianti dentali che restituiscono al paziente un bel sorriso e, soprattutto, le funzioni compromesse dalla perdita dei denti.
Sostanzialmente esistono due tecniche di implantologia dentale: una è a carico immediato, mentre l’altra è a carico differito.
Ma nel dettaglio, che cosa sono e quali differenze esistono tra queste due tipologie di impianti?
Impianto dentale a carico immediato
L’impianto dentale a carico immediato permette di posizionare la corona dentale proprio sull’impianto, subito dopo che questo è stato inserito nell’osso.
Di fatto, grazie all’implantologia a carico immediato i pazienti potranno tornare a sorridere nel giro di ventiquattro ore grazie ai denti fissi, avendo quindi la possibilità di poter masticare da subito.
Questa tecnica prevede l’utilizzo di impianti al titanio, materiale di alta qualità e biocompatibile. Inoltre, questa tipologia di impianti riduce sensibilmente eventuali conseguenze come infiammazioni o rigetto.
L’intervento a carico immediato produce dei notevoli vantaggi per il paziente. Prima di tutto si tratta di un’operazione poco invasiva ed estremamente rapida. Naturalmente il vantaggio principale è che il paziente può tornare a sorridere praticamente da subito, senza dover rimanere senza un dente per alcuni mesi come accade con il carico differito.
Il carico immediato non produce particolari effetti negativi, ma ovviamente il paziente dovrà stare attento a non caricare in maniera eccessiva l’impianto, evitando ad esempio di masticare cibi duri almeno per i primi mesi.
Ad ogni modo il professionista che si occuperà di intervenire chirurgicamente saprà consigliare al meglio il proprio paziente, indicando la soluzione migliore mantenendo comportamenti virtuosi.
Impianto dentale a carico differito
L’implantologia a carico differito è una tecnica che prevede il posizionamento e caricamento degli impianti dentali nelle fasi successive rispetto all’inizio del trattamento. Infatti mediamente vengono posizionati dopo un lasso di tempo che varia dai tre ai sei mesi.
Questo periodo prende il nome di osteointegrazione ed è necessario per permettere agli impianti dentali di integrarsi nella maniera giusta con le ossa mascellari e mandibolari del paziente.
Ci sono due tipologie diverse di carico differito, ovvero bifasico e monofasico.
Bifasico
Con questa tecnica del bifasico l’impianto deve essere inserito e poi nascosto sotto la gengiva al fine di tenerlo al riparo da batteri e sollecitazioni. A distanza di tre o sei mesi il paziente viene sottoposto nuovamente a un intervento chirurgico nel quale l’impianto viene scoperto e si immette una vite per far guarire la gengiva.
Monofasico
Con il monofasico la vite di cui abbiamo parlato poco sopra viene messa subito dopo l’inserimento dell’impianto. In questo modo il paziente non dovrà sottoporsi a un secondo intervento. Bisogna però tenere conto che con questa tecnica l’impianto può faticare a integrarsi correttamente nell’osso.
Carico immediato o differito, qual è la soluzione migliore?
La soluzione migliore? Naturalmente, è difficile dare una risposta, in quanto bisogna valutare attentamente la situazione clinica del paziente per capire quale approccio utilizzare.
Pertanto è opportuno consultarsi con il proprio dentista, il quale saprà indirizzare al meglio il paziente, scegliendo l’implantologia migliore in base alla situazione.
Di norma possiamo dire che l’impianto a carico immediato è ideale nel momento in cui si ha la certezza di poter inserire un impianto con una perfetta stabilità primaria, in un paziente con una giusta quantità di osso, in un paziente con poche o nessuna problematica riguardante la salute; in quanto il RISCHIO è la perdita veloce di essi stessi negli anni-mesi successivi
Mentre se la stabilità primaria è risicata è meglio optare per l’impianto a carico differito, utilizzando la tecnica bifasica, la quale ci darà più certezze nel tempo futuro.